Come evidenziato nella rubrica dedicata al mercato birrario nazionale, il consumatore italiano è sempre più indirizzato verso la scelta di birre speciali. Co-artefice e conseguenza diretta di questo trend è la nascita in Italia di numerosi microbirrifici, allo stato attuale oltre 400, che coprono, per contro, una limitatissima quota di mercato, non superiore, si stima al 2% del valore complessivo del settore. Si tratta per lo più di piccole aziende artigianali, che trascinate dall’onda di successo, sono più che raddoppiate rispetto al 2005. Le recenti analisi di mercato stimano che il fenomeno sia ancora in fase emergente e abbia buone potenzialità in futuro, tanto più in Italia, paese da sempre tradizionalmente legato a produzioni agroalimentari d’eccellenza, molto tipiche, prodotte su limitatissima scala ed in un ristretto ambito territoriale.
Nell’analisi delle prospettive bisogna anche considerare come si siano sviluppate varie forme di valorizzazione delle produzioni birrarie, fino a pochi decenni fa del tutto sconosciuti sul territorio nazionale. Eventi, serate di degustazione, corsi di analisi sensoriale specifici per la birra, diffusione di negozi dedicati esclusivamente alla birra, l’hobby sempre più diffuso dell’homebrewing, l’introduzione delle “Carte della birra” a fianco delle “Carte dei vini” nella ristorazione, sono tutti elementi che contribuiscono ad enfatizzare e consolidare la curiosità, l’interesse e la passione dei consumatori verso queste particolari specialties.
Dal punto di vista imprenditoriale, la birra artigianale non è più percepita come una curiosa novità, ma come un settore remunerativo, al quale incominciano a guardare con interesse anche le multinazionali del settore.
Fattori limitanti ad uno sviluppo esponenziale risultano le limitati dimensioni di tale aziende, che spesso non riescono ad organizzare una logistica capillare e raggiungere mercati più ampi di quelli locali, mancanza di un’organizzazione sinergica tra le varie imprese in funzione di un mercato globalizzato, necessità di maggiore specificità di intervento sotto il profilo legislativo.
Guardando agli USA, la birra artigianale ha maturato un successo più ampio e le quote di mercato sfiorano il 10%. Per i microbirrifici italiani, quindi, si può prospettare un mercato favorevole, con margini di crescita ancora ampi, soprattutto se le imprese saranno capaci di organizzarsi in ottica di sistema. Sbagliato pensare, però, ad uno sviluppo privo di rischi ed in grado di dare remunerazione sicura agli investitori.