Wiper and True

Tratto da La birra nel mondo, Volume V, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Bristol/Inghilterra
Dopo anni di homebrewing, Michael Wiper e Alexander True cominciarono da una beer firm, a dicembre del 2012, appoggiandosi a impianti amici.
L’anno successivo aprirono un proprio microbirrificio a St. Werburgh.
Nel 2014 si trasferirono a York Street, condivivendo i locali con la Ashley Down Brewery; ma, dopo un anno, erano da soli, con un impianto da 20 ettolitri e la produzione affidata al birraio William Hartley.
Con un occhio al passato e uno al futuro, il birrificio “sforna” birre all’avanguardia, in un numero vieppiù crescente, preferendo nuove sperimentazioni piuttosto che rimanere ancorato a ricette anche se ben riuscite.
Mentre, inevitabilmente, vanno prendendo piede fermentazioni miste e spontanee, nonché invecchiamenti in botte.
Wiper and True Quintet, india pale ale di colore ramato con riflessi ambrati e dall’aspetto confuso (g.a. 6,5%). La carbonazione è alquanto sostenuta per una birra inglese; la schiuma, di un bianco sporco, alta, minuta, compatta, cremosa, di buona durata e aderenza. L’aroma si esprime piuttosto tenue ma persistente, a base di malto caramellato, frutta tropicale, pane, biscotto, miele d’arancio, vaniglia, banana; e con, dal sottofondo, sentori erbacei, floreali, di resina, luppolo terroso, spezie. Il corpo medio ha la tipica consistenza a chiazza di petrolio. Il gusto, di un moderato amarore, reca evidenti note floreali e fruttate, minerali ed erbacee, nonché di limone, pino, scorza d’arancia. Il percorso, abbastanza lungo, termina secco e amaro, agrumato e piccante. Le sensazioni retrolfattive sanno tanto di resina e luppolo floreale, non senza qualche richiamo metallico.
Wiper and True Porter-Pink Peppercorns, porter di un impenetrabile colore nero pece (g.a. 4,9%); con utilizzo di avena, frumento e grani di pepe. La carbonazione è molto modesta; la schiuma, marrone chiaro, enorme, fine, compatta, cremosa, di ottima tenuta ma scarsa allacciatura. Nella sua finezza attraente, l’elevata intensità olfattiva propone, in un’atmosfera arroventata di luppolo terroso, pepe nero, ibisco, rosa canina: malti bruciati, caffè, tostature, liquirizia, frutti di bosco rossi, carbone, melassa, toffee, burro di cacao, lattosio, cioccolato fondente. Il corpo medio ha una consistenza densa e oleosa. Malto scuro, caramella mou, frutta secca, cioccolato amaro, fumo, caffè, bacche di siepe, cenere, liquirizia, tabacco, luppolo floreale, allestiscono in perfetta sinergia un lungo gusto, morbido, pulito, bilanciato. Avvolto in un delicato calore etilico, il finale si esalta tra le note di pepe rosa macinato fresco. A metà strada fra il terroso e il resinoso, il retrolfatto può comodamente ospitare la lieve esalazione acida proveniente da caffè e tostature.