Okhotsk Beer

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Kitami/Giappone
Brewpub sull’isola di Hokkaidō. Prende il nome dal vicino mar di Okhotsk.
Con orzo del posto, il cui maltaggio è affidato alla Sapporo, e infusi a cottura singola, doppia e tripla, offre gustose interpretazioni di stili classici; anche se spesso associa impropriamente termini come bitter a pilsner o mild a stout.
Okhotsk Mild Stout, dry stout di colore nero e dall’aspetto semiopaco (g.a. 5%). Con una carbonazione moderata, la spuma cachi sbocca ricca, cremosa e di sufficiente tenuta. L’aroma si libera con una certa pesantezza, e qualche tratto vinoso, a base di caffè, malto tostato, erbe, legno, frutta scura, carbone, luppolo terroso. Il corpo risulta un po’ troppo leggero, nella sua consistenza cremosa. Il gusto, sostenuto e armonico, defluisce all’insegna di caramello, torba, cioccolato, liquirizia, frutta secca, castagne arrostite. Il finale appare piuttosto aspro. Dal retrolfatto si levano impressioni fresche e asciutte.