Dock Street Brewpub

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Filadelfia, Pennsylvania/USA
Jeffrey Ware fin da giovanissimo, oltre che per la cucina, aveva rivelato una passione sfegatata per le ale inglesi. Facendo il direttore in vari ristoranti, venne a conoscenza della CAMRA e intuì subito che a Filadelfia una buona birra avrebbe senz’altro destato scalpore. Aprì quindi, nel 1985, insieme alla moglie fotografa, Rosemarie Certo, la Dock Street Brewing Company.
Il debutto, con la Dock Street Amber, fu subito un successo. A cominciare dal 1992, Monde Sélection non lesinò certo medaglie d’oro e d’argento a un birrificio artigianale primo nella zona di Filadelfia e tra i primi del Paese dopo il proibizionismo.
Nel 1989 fu aperto anche un brewpub nel quartiere centrale degli affari della città. Nel 1998 Jeffrey e Rosemarie vendettero entrambe le attività che però, due anni dopo, chiusero i battenti.
Nel 2002 la coppia riacquistò il marchio e aprì il Dock Street Brewpub, che oggi produce 2300 ettolitri di birra all’anno.
Dock Street Amber, amber ale di colore ambra e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 5%); la birra di punta. L’effervescenza è moderata; la spuma di un bianco sporco, sottile e alquanto aderente. Il luppolo Cascade aggiunto a secco conferisce un aroma forte e insistente, non soffocando comunque qualche accenno di caramello, malto dolce, zucchero di canna. Dal corpo pieno, di trama fra cremosa e acquosa, prende il via un gusto sottilmente fruttato. Il finale è di un’accattivante asciuttezza, e introduce una fresca nota acidula. Il retrolfatto esala impressioni di agrumi che stemperano un certo caramello bruciato.
Dock Street Royal Bohemian Pilsner, czech pilsner di colore dorato (g.a. 5%); prodotta dal 1992 sul tipo delle originali birre della città di Pilsen. Con una morbida effervescenza media, la spuma si forma minuta, spessa, di buona allacciatura. Il luppolo europeo utilizzato (varietà Saaz e Hallertau) dona un aroma fresco, delicato e, insieme, speziato. Il corpo è pieno, fluido, nella sua tessitura leggermente oleosa. Il sapore di malto scivola, in giusto equilibrio, sulla base di luppolo. Il finale sopraggiunge vivace, secco, alquanto amaricante, lasciando una croccante suggestione di erbe aromatiche nella sufficiente persistenza retrolfattiva.
Dock Street Illuminator, doppelbock di colore marrone con riflessi rossi (g.a. 7,8%); d’ispirazione tedesca e aromatizzata con luppolo tedesco appunto delle varietà Tettnang e Hallertau. La carbonazione è da bassa a moderata; la schiuma beige, spessa ma di rapida dissoluzione. Al naso, malto e luppolo offrono, in perfetta armonia, i loro grati profumi, quasi disinteressandosi dei tenui sentori di caramello, uva passa, lievito, frutti di bosco. Nel corpo strutturato, e di trama quasi sciropposa, prende quota un gusto pieno, vigoroso, di malto dalle venature sottilmente speziate. Il finale apporta una ventata di frutta matura. Il retrolfatto persiste discretamente, con suggestioni di malto tostato ringalluzzite da una fioca dolcezza alcolica frammista a una nota di luppolo amaro.