Bad Attitude

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Stabio/Svizzera
Lorenzo Bottoni, conclusa l’esperienza al Piccolo Birrificio di Apricale, nel 2010 adottò lo pseudonimo Marcos e iniziò, con Bad Attitude, presso gli stabilimenti del Birrificio Ticinese, a Stabio, la produzione di una birra artigianale che si proponesse come degna antagonista della comune birra industriale.
Fin dalla nascita, il birrificio puntò molto sulla comunicazione via Internet, con un blog, un sito molto curato e pieno di riferimenti alla musica rock, che spesso ispirava anche i nomi delle birre. Davvero originali le varie iniziative intraprese da Bad Attitude. Tra esse, la distribuzione della birra artigianale svizzera (e non solo) in lattina; la Tasting Room, con l’invio gratuito di birre per la degustazione ad alcuni blogger; il Progetto Collettivo Birra, inteso a creare il primo birrificio virtuale a partecipazione collettiva.
Infine, inaspettatamente, a marzo del 2012 Lorenzo lasciò la Svizzera per aprire a Gallarate la beer firm Laboratorio Piccolo Birrificio. Attività, anche questa, che non avrà lunga durata.
Bad Attitude Dude, imperial IPA di colore ambrato con riflessi rubino (g.a. 7,51%). Con un’effervescenza piuttosto bassa, la schiuma emerge minuta, cremosa, di buona persistenza. L’aroma è dolce e fruttato, con sentori di malto, caramello, luppolo. Il corpo medio tende al leggero, in una consistenza quasi acquosa. Il gusto, dopo l’imbocco amabile, a base di malto biscotto, caramello, frutta matura, prende via via una consistenza resinosa, sino a sfociare in un amarore deciso, persistente, diluito in extremis da una punta di acido. Completa l’“opera” il lungo retrolfatto, con le sue intense sensazioni resinose, erbacee, di scorza d’agrume.
Bad Attitude Hipster, spiced ale di colore dorato nebuloso (g.a. 7,62%); la prima birra biologica di Bad Attitude, con utilizzo di semi di coriandolo. La spuma, sottile, densa, un po’ appiccicosa, viene gestita da un’effervescenza alquanto vivace. L’olfatto è improntato al floreale (camomilla) e allo speziato (semi di coriandolo), che devono però accettare la preminenza di un pervicace miele d’acacia. Il corpo tende alla leggerezza, nonostante l’elevato tasso alcolico; la consistenza si rivela, a sua volta, abbastanza acquosa. Il gusto propone note di pane, frutta, fieno, malto granuloso, luppolo amaro. La lunga corsa termina in assoluta secchezza. Il retrolfatto dispensa sentori erbacei aromatici di buona intensità.
Bad Attitude Hobo, india pale ale di colore ambra con sfumature rossastre (g.a. 5,95%). Utilizza cinque tipi di malto, il 10% di frumento e il 29% di segale; per l’aromatizzazione, i luppoli americani Amarillo e Cascade e il neozelandese Nelson Sauvin. L’effervescenza è piuttosto alta; la spuma beige, fine, cremosa, tenace. L’aroma si esprime con eleganza, regalando freschi profumi di frutta tropicale, luppolo floreale, agrumi, aghi di pino. Il corpo, medio-pesante, ha una consistenza oleosa. Il gusto defluisce sotto l’egida di un malto leggermente tostato, cedendo via via il passo a un luppolo resinoso, piuttosto speziato. Non manca l’amarore finale, che si protrae in un breve ma intenso retrolfatto, tra impressioni terrose.
Bad Attitude Kurt, american pale ale di colore oro chiaro lievemente velato: effervescenza media; schiuma a grana minuta e piuttosto scarsa; aroma dolce, con sentori di frutta tropicale, cereali, lievito, pane; corpo leggero e acquoso; gusto iniziale di malto man mano insufflato di note agre di limone; finale secco e pulito; retrolfatto che richiama la scorza di agrumi (g.a. 4,32%).
Tra le stagionali:
Bad Attitude Rudolph, american strong ale invernale di colore ambrato carico con riflessi ramati (g.a. 8,34%); speziata con ginepro, zenzero e cannella. L’effervescenza molto vivace genera una spuma ocra sbiadito con notevole allacciatura. L’aroma è abbastanza tenue, con percezione distinta soltanto dello zenzero e della cannella; mentre fanno capolino caramello, zucchero di canna e ginepro. Il corpo medio presenta una consistenza acquosa. Il gusto inizia con una certa amabilità, subisce l’influenza di una frutta quasi acerba, chiude la corsa tra note aspre e amare, non senza un accenno di acidità. Il retrolfatto non dura tanto, il tempo di erogare le sue suggestioni di malto avvolte in un dolce alone alcolico.