Tuxertal Brauerei

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Tux/Austria
Microbirrificio in un piccolo comune tirolese, nel distretto di Schwaz.
In questa stazione sciistica molto frequentata, gli inglesi Neil Vousden e Tim Jones ci avevano passato circa venti inverni. Alla fine decisero di trasferirvisi definitivamente, insieme alle famiglie, lavorando nel settore alberghiero e nel soccorso alpino.
Neil continuò a praticare anche in Austria l’incancrenito hobby dell’homebrewing nella cucina di casa, finché la moglie non si arrabbiò di brutto. Allora, per quieto vivere, trasferì gli esperimenti nel seminterrato della casa di Tim. Ma ecco aprire le porte, nell’autunno del 2016, la Tuxertal Brauerei che, trovandosi a 1280 metri sul livello del mare, si considera il più alto birrificio austriaco.
Nella primvera del 2017 la capacità produttiva venne raddoppiata. Neil e Tim comunque continuano a birrificare nel dopolavoro, imbottigliano ed etichettano sempre a mano, distribuiscono i fusti principalnmente nei ristoranti e nei locali dei dintorni.
La gamma Tux 1280 comprende 5 birre di alta fermentazione e una helles, l’unica di tradizione tedesca.
Tux 1280 Mountain Porter, porter di colore marrone molto scuro, quasi nero, e dall’aspetto opaco (g.a. 5,4%). Utilizza luppoli inglesi (Eask Kent, Golding e Fuggle), cioccolato e vaniglia. La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma cappuccino, non abbondante, ma compatta, cremosa, tenace. L’aroma si propone intenso, pulito, piacevole, a base di malto tostato, caffè, melassa, caramello, liquirizia, cacao, tabacco, zucchero di canna; e con qualche accenno erbaceo da luppolo che spira dal sottofondo. Il corpo medio tende al leggero, in una squisita consistenza acquosa. Il gusto, tostato, legnoso, acidulo, pone maggiormente l’accento sul malto, sul cioccolato nero, sul caffè amaro, sulla liquirizia, sulla nocciola. Il finale, molto secco e pressoché astringente, introduce un discreto retrolfatto in cui sensazioni di cioccolato fondente, caffè e liquizia si fondono a meraviglia con l’amarognolo della generosa luppolizzazione.