Tapistry Brewing

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Bridgman, Michigan/USA
Brewpub in un piccolo comune della contea di Berrien. Fu fondato nel 2013 da Joe Rudnick, ingegnere in un’industria farmaceutica e homebrewer, insieme all’amico Greg Korson.
Lavora con un impianto da 20 ettolitri e dispone di un’ampa taproom con giardino.
Affidata al birraio Kyle Heslip, la gamma supera le 100 etichette, ma sono poche quelle che hanno una produzione annuale.
Tapistry Reactor IPA, india pale ale di colore ramato con sfumature dorate e dall’aspetto nebuloso (g.a. 7,5%). Una delle birre disponibili tutto l’anno, utilizza tre tipi di malto (pale, caramello e Monaco) e tre varietà di luppolo (Chinook, Columbus e Cascade). La carbonazione è piuttosto moderata; la schiuma biancastra, fine e spessa, di buona allacciatura ma non così generosa e duratura. Malto con venature caramellate, albicocca e ananas, grano e sciroppo di malto, in primo piano e in secondo, erbe, pino, spezie, luppolo agrumato, allestiscono un gradevole bouquet olfattivo con qualche indizio burroso. Il corpo, medio-pieno, presenta una consistenza sciropposa alquanto appiccicosa. Il gusto inizia con la dolcezza del biscotto al burro e della polpa d’arancia; limone e scorza di pompelmo apportano le prime note aspre, intanto che un amaro vegetale e terroso prenda il sopravvento. L’alcol si esprime meglio nella secchezza del finale. Poi è la volta di un articolato retrolfatto, nel quale si riesce a distinguere agevolmente impressioni amare di resina, scorza di agrumi, aghi di pino.