Septem Microbrewery

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Orologio, Avlon/Grecia
Il primo birririfio artigianale greco, sull’isola di Eubea. Nacque nel 2007, ma iniziò la vendita soltanto due anni dopo. Fu opera di Sofoklis Panagiotou, in collaborazione con il fratello George.
Chi era Sofoklis quando decise di avventurarsi nel mondo della birra in un paese a vocazione vinicola?
Aveva studiato chimica in Grecia, completando gli studi con un master in viticoltura ed enologia a Torino. Tornato in patria, aveva lavorato come direttore enologo in una grande azienda vinicola, nonché come consulente in diverse piccole tenute per circa 13 anni.
Septem si riferisce al numero dei giorni della Creazione, poi ricalcato dalle prime sette birre prodotte, ognuna chiamata con il nome dei giorni della settimana.
Septem Saturday’s Porter, porter di colore marrone scuro con riflessi dorati e dall’aspetto alquanto velato (g.a. 5,5%). Utilizza cinque tipi di malto (Maris Otter, Monaco, crystal, coffee e chocolate) e una sola varietà di luppolo, il Fuggle. La carbonazione è moderata; la schiuma beige chiaro, fine cremosa, di buona allacciatura e sufficiente tenuta. L’aroma non sfoggia particolare intensità, comunque assicura pulizia ai suoi sentori di orzo tostato, caramello, mela, caffè, mirtillo, zucchero di canna, liquirizia e, in tono minore, di frutta scura, vaniglia, luppolo floreale. Il corpo si destreggia tra il medio e il leggero, in una consistenza piuttosto cremosa. Nel gusto, è la pulizia che lascia alquanto a desiderare, mentre si fa decisamente notare l’intensità: gli elementi sono gli stessi avvertiti al naso che defluiscono in armonia tra loro; compongono un discreto equilibrio; apportano la necessaria dolcezza, un misurato amarore, una fresca punta di acidità. Il finale, parecchio secco, si rende responsabile di una lieve astringenza. Tostature alquanto bruciate rendono amare le concitate sensazioni del retrolfatto.