Schoppe Bräu

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Berlino/Germania
Thorsten Schoppe, di Braunschweig (Bassa Sassonia), iniziò come homebrewer, fece un paio d’anni di apprendistato presso la Feldschloßchen della sua città e nel 1994 si trasferì a Berlino per studiare alla VLB (Versuchs-und Lehranstalt für Brauerei).
Nel 2001 divenne il birraio del brewpub (con ristorante e biergarten) Brauhaus Südstern nel quartiere di Kreuzberg. Inizialmente, si limitò a elaborare le tradizionali birre tedesche per il brewpub; ma pian piano si fece prendere la mano dalla Craft Beer Revolution che cominciava ad attecchire anche a Berlino e finì per fondare il proprio marchio.
Schoppe Black Flag, imperial stout di colore nero con sfumature marrone scuro e dall’aspetto opaco (g.a. 9%); la prima imperial stout prodotta a Berlino. La carbonazione è molto bassa; la schiuma, da beige a marrone chiaro, sottile, compatta, cremosa, tenace. Malto torrefatto, caffè, frutta scura, cioccolato fondente, liquirizia, bacche nere essiccate, compongono un gradevole bouquet olfattivo che si esprime con estrema delicatezza. Il corpo medio ha una consistenza tra la oleosa e la grassa, comunque molto scorrevole. Caffè, tostature e liquirizia s’impongono nel gusto senza soffocare le note di malto, zucchero scuro e melassa che si levano dal fondo e che sono le prime a contrastare l’amarore in agguato; mentre l’alcol sembra voglia rimanere alla finestra, ma agisce sotto sotto apportando calore e dolcezza. L’acidità del caffè si fa ben notare nella secchezza del finale. Ancora al caffè, e alla liquirizia, si ispira il retrolfatto per le sue corte impressioni di commiato.