Sabeco

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Saigon (Ho Chi Minh City)/Vietnam
Nacque, come piccolo birrificio, nel 1875, a opera di un francese, Victor Largue. Nel 2010 divenne una fabbrica completa di birra, bibite e ghiaccio.
Fusa, nel 1927, nel marchio BGI e, dal 1977, gestita dalla Southern Brewery Company, l’azienda vide il suo sorprendente sviluppo arrestarsi nel 2012, quando finì sotto l’autorità del Ministero del Commercio e dell’Industria. Col possesso di quasi l’89,59%, il Ministero si oppose fermamente all’interessamento di società internazionali quali Heineken, SABMiller, Kirin, Asahi.
Soltanto nel 2018 ebbe fine la proprietà nazionale della Sabeco, con l’acquisto della maggioranza delle azioni da parte della ThaiBev, con sede a Bangkok.
Oggi la Sabeco, con diverse filiali regionali in tutto il Vietnam, è il principale produttore di birra del Paese.
Sabeco 333 Export, lager di un brillante colore giallo paglierino (g.a. 5,3%). Originaria della Francia, risalente al 1893, viene prodotta in Vietnam dal 2010. Man mano il malto e il luppolo tedeschi sono stati sostituiti da quelli australiani, mentre l’impianto è rimasto quello proveniente dalla Germania. Molto popolare nel Paese, questo marchio ottiene grande apprezzamento in 18 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Singapore, Hong Kong. La carbonazione è un po’ più alta della media; la schiuma bianca, bassa, sottile, piuttosto evanescente. L’aroma si libera abbastanza ricco ma tenue, con sentori floreali e terrosi, di malto e luppolo, di lievito e pane, di fieno e grano umido. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza decisamente acquosa. Anche il gusto si esprime con scarsa intensità, e una certa dolcezza: prevalenza di un malto delicato su note aspre di legno, secche di fieno, a malapena amare di luppolo; mentre la vivace effervescenza apporta una punta di acidità. Il finale, brusco e corto, sa un po’ di erbe aromatiche; e si perde in un insignicante retrolfatto. Una birra dunque di poche pretese, al di là della sua funzione spiccatamente rinfrescante.