Pressure Drop Brewing

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Londra/Inghilterra
Uno dei più piccoli microbirrifici della Capitale, aperto nel 2012 sotto le arcate della ferrovia, a Tottenham Hale, Greater London.
Fu opera di Graham O’Brien, ex cantiniere del pub Euston Tap e con una breve esperienza presso la London Fields Brewery; Ben Owen, ingegnere e con uno stage alla stessa London Fields Brewery; Sam Smith, food blogger.
Pressure Drop Pale Fire, american pale ale di colore dorato e dall’aspetto velato (g.a. 5%); condizionata in bottiglia. Fa abbondante uso di luppolo, anche in dry hopping. E, proprio dalla disponibilità dei luppoli in birrificio, vengono brassate diverse versioni. La carbonazione è piuttosto sostenuta; la schiuma bianca, di grana minuta, compatta, cremosa, tenace. L’aroma si esprime tenuemente, ma con freschezza, eleganza, pulizia: tanta frutta, anche di bosco e tropicale, pino, agrumi, cereali, abete rosso, pane, luppolo erbaceo. Il corpo tende decisamente al leggero, in una liscia trama oleosa. Il gusto ripropone quasi tutte le sensazioni avvertite all’olfatto, con una base di malto media e un deciso amaro resinoso, in una discreta consistenza secca. L’amaro si fa più netto nel finale alquanto legnoso. Sfuggenti impressioni di lievito fruttato e acido citrico animano un “pigro” retrolfatto.