Micro Brasserie L’Agrivoise

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Saint-Agrève/Francia
Microbirrificio nel dipartimento dell’Ardèche della regione del Rodano-Alpi, con ispirazione, almeno nelle intenzioni, alla sonnolenta Craft Beer Revolution francese.
Fu fondato nel 2008 dai coniugi Xavier Clerget e Baptiste Fambon. Nel 2014, avendo avuto l’occasione di comprare del terreno adiante, poté ampliarsi e mettere su anche un bar e un punto vendita per i propri prodotti.
L’Agrivoise Vue sur l’Amer, india pale ale di colore ambrato e dall’aspetto velato (g.a. 7,2%). Viene definita Anti Colonialisme Pale Ale, in contrapposizione alla IPA del colonialiamo inglese. Con una media effervescenza, la schiuma biancastra si leva non tanto generosa, ma densa e durevole. L’aroma, fresco e pulito, si apre con sentori floreali, di agrumi, luppolo, caramello, miele, grano, malto, frutta tropicale. Il corpo medio presenta una consistenza grassa un po’ untuosa. Sulla solida spina dorsale di caramello e malto biscotto si sviluppa un morbido gusto luppolizzato, di media durata, che porta a un corto finale secco e amarognolo. Impressioni terrose, erbacee, di resina, caratterizzano la discreta persistenza retrolfattiva.
L’Agrivoise L’Asociale, double/imperial IPA di colore ambrato con sfumature aranciate e dall’aspetto velato (g.a. 8%); definita Double Anti Colonialisme Pale Ale. È dunque la versione double/imperial de L’Agrivoise Vue sur l’Amer, con tenore alcolico più alto; mentre le unità di amaro, da 68, salgono a 98. Con una carbonazione quasi piana, la spuma biancastra fuoriesce sottile, compatta, cremosa e di sufficiente ritenzione. Luppolo floreale piccante, caramello, agrumi, frutta tropicale, resina, fumo, allestiscono un bouquet olfattivo di elevata intensità e gradevole finezza. Il corpo medio ha una consistenza oleosa. Il gusto, dopo l’imbocco dolciastro di caramello, eroga note acide di frutta per chiudere la lunga corsa in una connotazione amara. Agrumi, uva spina e frutti esotici si accavallano nel corto finale, introducendo un discreto retrolfatto resinoso dall’accento pepato.