Brewpub Ybor City

Tratto da La birra nel mondo, Volume V, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Tampa, Florida/USA
Vicki e John Doble avevano un negozio di articoli per far la birra in casa (Brew Shack), in W Waters Avenue. L’attività fu continuata dai figli di Vicki, John jr. e Mark, che nel 1995 misero su un piccolo birrificio, Tampa Bay Brewing Co.
Aprirono quindi, in un’antica scuderia, un pub che, nel 2006, divenne Brewpub Ybor City, col trasferimento nello storico quartiere a nordest del centro cittadino, fondato nel 1885 da un gruppo di produttori di sigari guidati da Vicente Martínez Ybor.
Successivamente, fu aperto un secondo locale a Westchase.
La produzione, rigorosamente artigianale, viene assorbita dal mercato locale, che deve però fare i conti, per la vicinanza a Port Tampa Bay, con i turisti provenienti da tutto il mondo.
Tampa Bay Moosekiller Barley Wine, barley wine di colore ambrato intenso con una sfumatura rosso rubino e dall’aspetto confuso (g.a. 10,2%); pesantemente luppolizzato per bilanciare l’elevato contenuto alcolico. La carbonazione è ai minimi termini; la schiuma, di un bel giallo cachi, non così ampia, ma fine, spessa, cremosa, sufficientemente tenace e aderente. L’aroma si estrinseca dolce e granuloso, con malto tostato, frutta scura candita, zucchero di canna, mou, gomma da masticare, in primo piano e più in secondo, acero, terra, quercia, erbe, resina, luppolo floreale, spezie leggere sostenute da un discreto calore etilico. Il corpo medio tende al pieno, in una consistenza piuttosto sciropposa. Il gusto mostra tutta la sua intensità tramite note di luppolo resinoso e malto caramellato in perfetto equilibrio tra loro. Equilibrio, cui partecipa attivamente l’etanolo, la cui dolcezza è però mitigata dal carattere legnoso-floreale-erbaceo del rampicante. Il finale mescola abilmente caramello e fiori appassiti in una lunga secchezza. Frutta sotto spirito e marmellata di albicocche animano il caldo abbraccio del commiato retrolfattivo.
Stagionale
Tampa Bay Iron Rat Imperial Stout, imperial stout di colore marrone molto scuro, quasi nero, e dall’aspetto opaco (g.a. 10%, in precedenza 8,5 % circa). È un’offerta autunnale, prodotta con sette tipi di cereali, un po’ di orzo sfaldato, luppolo Nortthern Brewer; e spillata all’azoto. La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma cachi, abbondante, soffice, cremosissima, di ottima tenuta e aderenza. Di attraente finezza nella sua intensità elevata, il bouquet olfattivo spande profumi di malti tostati, caffè, noci, cioccolato fondente, melassa, caramello, vaniglia, grani arrostiti, cenere, tabacco, con luppolo terroso sullo sfondo e al calore del bourbon. Il corpo, da medio a pieno, presenta una trama oleosa ma non eccessivamente densa. Il gusto si snoda morbido, cremoso, amabile, con malti e caffè nel mezzo, dopo un attacco fruttato e diretto in territorio amaro di luppolo agrumato. Intanto che l’alcol fa di tutto per tenersi nascosto, esala pian piano dal fondo una fresca nota di acidità da tostature. Il finale ostenta l’ottimo equilibrio tra il dolce e l’amaro, in un’atmosfera di assoluta secchezza. Malto e cacao animano le lunghe impressioni del retrolfatto.