Kizakura Kappa Country

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Kyoto/Giappone
Brewpub aperto nel 1995, sull’isola Honshu, dal nome più che appropriato. I proprietari, produttori di un sakè chiamato Kappa, dedicarono a questa specie di essere umano mitologico con il guscio di tartaruga una galleria d’arte all’interno del locale. All’esterno invece, nel cortile antistante, un ciliegio suggerì Kizakura, che vuol dire “giallo fiore di ciliegio”.
Appaiono singolari ma di sicuro interesse le birre proposte.
Kizakura/Kyoto Bakushu Kura no Kaori, golden ale di colore dorato chiaro e dall’aspetto intorbidato dai sedimenti di lievito in sospensione (g.a. 4%); la prima realizzazione, e fermentata con lievito per sakè. L’effervescenza piuttosto elevata sostiene un’enorme schiuma bianca soffice e cremosa. Nell’aroma si distinguono chiaramente i sentori floreali, di pane bianco, caramello, grano, mela matura, malto, luppolo, mandorle. Il corpo è sottile, e di consistenza acquosa. Il gusto, all’imbocco dolce con note di malto e di paglia, prende, a metà corsa, un buon amarore che porta in fretta a un corto finale secco da lievito sakè. Il retrolfatto appare un po’ più ampio, nelle sue impressioni fruttate acidule.