Gamla Slottskällans Bryggeri

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Uppsala/Svezia
Hans Finell era rimasto affascinato dai microbirrifici statunitensi e, nel 1997, insieme a Jonas H Andersson, aprì il microbirrificio Slottskällans Bryggeri, mutuando il nome da uno dei primi giochi d’acqua sotto il castello di Uppsala.
L’anno successivo furono immesse in commercio le prime due birre: Premiere e Svart. Ma, nel 2003, l’azienda era già in bancarotta.
Rilevata da Anders Slotte, prese il nome attuale e sviluppò presto il potenziale che i proprietari precedenti non avevano nemmeno sospettato.
Oggi il birrificio produce circa 650 mila ettolitri all’anno.
Slottskällans Imperial Stout, imperial stout di colore marrone molto scuro con riflessi mogano e dall’aspetto opaco (g.a. 9%); non pastorizzata. Richiede quattro tipi di malto e tre varietà di luppolo. La carbonazione è alquanto scarsa; la spuma beige che si forma, fine, cremosa, ma scarsa ed evanescente. Stranamente, i profumi di caffè e cioccolato fondente, tostature e liquirizia, sono relegati in sottofondo; mentre la fanno da padrone zucchero bruciato, frutta dolce, pane di segale, caramello, vaniglia, che lasciano invece spirare liberamente lontani richiami di erbe, luppolo agrumato, menta, liquore fruttato. Il corpo medio presenta una trama molto viscosa e alquanto appiccicosa. Il gusto ha un approccio decisamente dolce, a base di caramello, miele, uvetta, cioccolato a latte; si stempera quindi tra note di caffè e tostature, passando tramite una rapida consistenza vinosa al pungente amarore di un luppolo erbaceo. Liquirizia, caffè, tostature e cioccolato ritornano prepotentemente nel lungo finale, secco e ruvido. Nel retrolfatto rimangono impressioni amabili con accenni di cacao e di vaniglia.