Corsendonk

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Turnhout/Belgio
Grazie alla donazione di terreni all’ordine degli agostiniani, da parte della figlia minore del duca di Brabante Jan III, Maria van Gelder, nel 1398 iniziò, vicino a Turnhout, nel Limburgo, la costruzione del Priorato di Corsendonk.
Antiche stampe attestano l’esistenza, già nel 1453, di un edificio per la produzione di birra, con apposito mulino e un pozzo.
Come tante altre abbazie europee, anche il Priorato di Corsendonk nel 1784 fu fatto chiudere dall’imperatore Giuseppe II. E, messo all’asta, nel 1789, durante la rivoluzione francese, fu acquistato dalla città di Anversa.
Infine, nel 1968, venne ristrutturato, ma adibito a Centro Convegni.
Nel 1906 Antonius Keersmaekers aprì, a Kobbegem-Asse, la Brouwerij Keersmaekers e cominciò a fabbricare ale secondo la tradizione dell’abbazia. Nel 1953 però l’azienda chiuse.
Nel 1982, in occasione del 125° anniversario del comune di Oud-Turnhout, l’ufficio turistico locale propose a Jef, pronipote di Antonius Keersmaekers, di riprendere la produzione a marchio Corsendonk. Nacque così la beer firm Corsendonk. E presto arrivarono sul mercato due abbazia in eleganti bottiglie di vetro bruno sulle quali la caratteristica losanga serigrafata riproduce il sigillo del monastero.
Inizialmente, la Pater Noster (oggi Corsendonk Pater) fu prodotta dalla Van Steenberge, la Agnus Dei (oggi Corsendonk Agnus) dalla Du Bocq. Poi la produzione di entrambe passò alla Du Bocq, che, ovviamente, ampliò man mano la gamma.
Corsendonk Pater, abbazia dubbel di colore marrone molto scuro, quasi nero (g.a. 7,5%); realizzata con malto torrefatto e rifermentata in bottiglia. Per il Nord America prende il nome di Corsendonk Abbey Brown Ale. Con una carbonazione da moderata a forte, la spuma emerge vaporosa e tenace. L’aroma è ricco di spezie e cioccolato. Il corpo rotondo, di consistenza oleosa e un po’ appiccicosa, estrinseca un delicato gusto di malto dall’accento di fumo. Il finale, alquanto secco, reca i segni amari e puliti del luppolo. Nella lunga persistenza retrolfattiva si esaltano croccanti suggestioni di malto tostato con una rinfrescante punta di acidità.
Corsendonk Agnus, abbazia tripel di colore giallo oro e dall’aspetto leggermente torbido (g.a. 7,5%); con rifermentazione in bottiglia. Nel Nord America viene commercializzata come Corsendonk Abbey Pale Ale. L’effervescenza moderata alimenta una spuma sottile, tenace. L’olfatto è distintamente profumato, con richiami fruttati e legnosi. Il corpo strutturato presenta una trama fra cremosa e acquosa. Il sapore secco, delicato di malto prende note a malapena dolci nel finale, una volta svanito il sottofondo di luppolo. Nella discreta persistenza retrolfattiva compaiono stuzzicanti suggestioni dal deciso ma elegante orientamento all’amaro. Pesantemente sedimentato, il prodotto invecchia fino a tre anni se conservato alla temperatura di cantina.