Brouwerij De Graal

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Brakel/Belgio
Birrificio delle Fiandre Orientali, sorto nel 2002 a opera di Wim Saeyens, dopo aver seguito un corso di formazione birraria a Gent (CTL).
La produzione contempla soltanto la fermentazione alta.
La De Graal produce tantissimo per terzi; come pure esporta abbastanza in Italia, Danimarca, Giappone, America.
De Graal Blond, belgian ale di colore dorato e dall’aspetto torbido (g.a. 6,5%); rifermentata in bottiglia. Con un’effervescenza da bassa a moderata, la schiuma, di un bianco sporco, si leva ricca e stabile. L’aroma è dolce, con sentori fruttati e di agrumi; mentre, tra le spezie, si distinguono coriandolo, anice, pepe, chiodi di garofano. Il corpo medio si presenta in una consistenza piuttosto acquosa. Anche il gusto propone una moderata dolcezza, ma solo iniziale, perché stemperata man mano da piacevoli toni speziati e, verso la fine della corsa, da un persistente amarore erbaceo. Il finale deterge il palato con la sua asciuttezza, predisponendolo a una lunga sensazione retrolfattiva segnata dalla scorza d’agrumi e da un lievito piccante.
De Graal Dubbel, abbazia dubbel color ruggine e dall’aspetto nebuloso (g.a. 6,5%); con rifermentazione in bottiglia. La spuma beige, vaporosa e durevole, è gestita da una carbonazione media. Malto, caramello, lievito belga, frutti rossi, tostature, delicati sentori di spezie, allestiscono un’elevata intensità olfattiva che rasenta una finezza attraente. Il corpo rotondo ha una trama fra grassa e oleosa, nonché alquanto appiccicosa. Il gusto presenta una notevole asprezza fruttata che si scioglie però, verso metà percorso, in una piacevole tostatura e, più in là, in una rinfrescante nota acida. Il finale si dilunga abbastanza nella sua morbida consistenza luppolizzata. Il retrolfatto risulta leggermente tostato e amaro.